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Febbraio 2011 - n. 6

Editoriale........ 2 ) Muscoli...........3 ù Seriali ......... 5 sul serio ù

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DebbieDillinger..8 ù Artisti del..... 10 Fumetto Aquila............12 ù Dizionario...... 16 del Fumetto ) Grimorius..... 18 ù Le pubblicazioni..24 della DTE )


Editoriale Come già scritto nell’editoriale del numero scorso, questo mese si conclude la presentazione di “Aquila”. Scrivo “presentazione” e non “storia” perché quest’ultima non si chiude nelle tavole qui riprodotte ma continua su carta. Come spiegato sin dal primo editoriale, questa è la caratteristica di questo progetto editoriale: la rivista in digitale che state leggendo è la presentazione di storie che, se vi hanno appassionato, potrete leggere per intero nella loro versione stampata. Potrete quindi leggere il finale di “Aquila” nel secondo numero di “TetroTeatro”, rivista di 32 pagine di formato A4 in b&n, al costo di 3,00 euro. Oltre a contenere l’intera storia di “Aquila” presentata qui, della lunghezza di 24 tavole, l’albo è completato da un’inedita storia breve di 8 pagine, di cui in copertina è mostrata una porzione della prima pagina ancora a matita. Per le ordinazioni e gli acquisti andate nel sito http://dte. altervista.org/continua - è un link attivo, quindi potete accedere direttamente da qui alla pagina con un click. I metodi di pagamento sono molteplici, per via telematica con Paypal o con bonifico, o infine con un bollettino di conto corrente all’ufficio postale per chi non può o non vuole pagare on-line. L’invio della rivista avverrà nel corso di Aprile, dopo aver ricevuto le prenotazioni marzoline. Vi ricordo che sono disponibili anche il primo numero di “TetroTeatro”, allo stesso prezzo e con le stesse caratteristiche, che contiene 16 storie di “humor nero”, tutte della lunghezza di due pagine, e i volumi di “DebbieDillinger”, 96 pagine di formato A5 orizzontale in b&n, al costo di 4,00 euro ciascuno, o in un elegante cofanetto. Anche in questo caso la pubblicazione non contiene solo il fumetto completo ma anche un racconto breve illustrato - con uno stile diverso da quello delle strip -, un articolo in tema e una sezione in cui gli autori parlano del metodo di lavoro. Anche queste pubblicazioni possono essere acquistate nello stesso sito segnalato qualche riga sopra. Il prossimo numero, quindi, vedrà l’esordio di “SuperPro”, il fumetto per ragazzini di ogni età di cui si è parlato nello scorso editoriale, mentre si avvicina anche l’interruzione di “Grimorius”, le avventure “gotiche” di tre personaggi tra il Vecchio e il Nuovo Mondo di qualche secolo fa, che avete potuto apprezzare sinora su “Continua...” e ancora per i prossimi due numeri. Vi ricordo, per concludere, che sta per iniziare il nuovo progetto editoriale della DTE dedicato al Fumetto storico internazionale, “Gli Archivi del Fumetto”, di cui trovate in ultima pagina alcune informazioni e che a Marzo vedrà la produzione del primo numero della rivista. Per ulteriori informazioni, le ordinazioni e gli acquisti andate nel sito http://dte.altervista.org/archividelfumetto - anche questo è un link attivo, quindi potete accedere direttamente da qui alla pagina con un click. Buona lettura e appuntamento al mese prossimo, col numero 7 di “Continua...” Daniele Tomasi _______________________________________________________ Per scaricare la rivista e per prenotare i volumi vai al sito http://dte.altervista.org/continua/

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periodico mensile sul Fumetto, formato digitale, diffusione gratuita numero 6 Febbario 2011 Pubblicato da DTE - Daniele Tomasi Editore via Trieste 60, 09048 Sinnai (CA) dteditore@gmail.com http://dte.altervista.org Il nome, il formato, le caratteristiche grafico editoriali sono proprietà dell’editore. I fumetti e gli articoli pubblicati sono proprietà dei rispettivi autori. La riproduzione di qualunque materiale presente nella rivista è consentita solamente con l’autorizzazione scritta dei proprietari. Le immagini presenti negli articoli sono riportate solo per finalità descrittive e sono proprietà degli aventi diritto.

font per i testi: Century Gothic font per la testata: CooterCandy font per la grafica interna: SwingSet BB

illustrazione di copertina: Daniele Tomasi “Aquila” soggetto di Gianfranco Loriga sceneggiatura di Jo Pili disegni di Daniele Tomasi “Debbie Dillinger” testi di Sergio Calvaruso, Marco Rizzo e Alessandro Scalmani disegni di Daniele Tomasi “Grimorius” testi e disegni di Stefano Pavan e Mirko Benotto chine di Mirko Benotto e Daniele Tomasi “Muscoli” testi e disegni di Daniele Tomasi


di DanieleTomasi



Seriali sul serio

di Cesare Giombetti

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Tavole domenicali di “FLASH GORDON” dal 1/7/34 al 4/8/34 (seconda parte). nista. Questo flusso di eventi lo leggiamo come ingrediente fondamentale del successo di Flash Gordon, da unirsi ad altri elementi che qui non analizzeremo, quali la potenza della narrazione grafica, l’amore, ecc. Abbiamo paragonato questa caratteristica al flusso di coscienza, stile di scrittura, sperimentato nei primi decenni del secolo scorso, che aveva l’intento di rendere più affine la scrittura al modo normale del pensiero, non analitico ma “vomitato”. La scrittura di Flash Gordon non ha gli stessi intenti psicologici e non usa la stessa tecnica dello stream of counsciousness, ma ha in comune con esso la vorticosità degli eventi, la somiglianza del ritmo narrato a quello del pensiero. Il lettore ha, infatti, nel tempo, premiato questo tipo di scrittura, escludendo i casi più estremi come la “scrittura automatica” dei surrealisti o smussando i tentativi più sperimentali come quelli dell’Ulisse di Joyce, e includendo nel linguaggio narrativo moderno (spesso nel cinema, per esempio) questa nuova possibilità: quella di narrare gli eventi non con la schematicità e linearità e coi ritmi del passato, ma piuttosto col ritmo veloce e disordinato tipico del pensiero. E l’ha premiato perché dava la possibilità di

Flash Gordon ©KingFeatur-

Questo articolo è il primo, ma non sarà l’ultimo, diviso in puntate, per questione di lunghezza ma anche nel rispetto di ciò che andiamo ad analizzare, ovvero la serialità. Nella scorsa puntata abbiamo visto come Alex Raymond avesse inventato uno stile per la sua più che famosa creatura, ovvero Flash Gordon, paragonabile alla tecnica, nota nella letteratura non disegnata, dello stream of counsciousness. In questa puntata confronteremo proprio lo stile di Raymond con quello di alcuni “mostri sacri” della letteratura, quali Joyce e Proust. Dal punto di vista delle illustrazioni, nella scorsa puntata, abbiamo visto le tavole di Raymond e in questa vediamo quelle di Barry - tratte dalle strip domenicali “The Z Bomb Cloud” (5/4/58 to 6/15/58), in italiano “Supremo Sacrificio” da Gordon n.49 del giugno 1966, Edizioni F.lli Spada - sì da poter confrontare al meglio i due stili. Recuperate dunque, in caso l’aveste perso, il numero scorso di Continua..., per poter confrontare al meglio e, quindi, meglio comprendere la nostra analisi. Potrà notare il lettore quanto inebriante sia questa concatenazione che permette di tenere legato il lettore, il quale, dopo ogni evento, ne aspetta e si interroga su quale possa essere il nuovo ostacolo che incontrerà il protago-

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fruire di storie apparentemente meno razionali, apparentemente meno nitide ma, in realtà, comprensibili perché affini al flusso continuo dei pensieri che continuamente passano nella nostra mente. In Flash Gordon non si trovano, come dicevamo, tutte le tematiche tipiche del flusso di coscienza ma si è creato un caso analogo di avvicinamento ai ritmi e ai modi normali del pensiero, non filtrati dal bisogno di ordine di tipo aristotelico o ottocentesco. Confrontiamo con alcune pagine degli autori che si sono cimentati in questa particolare sperimentazione. J. Joyce, Ulisse. Mondadori, Milano, 1967, p. 95: “Si chinò ad osservare un magro filare di pianticelle di mentuccia che cresceva lungo il muro. Farci un bersò. Fagioli di Spagna. Vite americana. Bisogna concimar bene tutto, terreno rognoso. Uno strato di fegato di zolfo. Tutti i terreni così se non si concimano. Acqua di rigovernatura. Marna, ma che cos’è poi? Le galline nel giardino accanto: le loro cacatine sono ottime come primo strato. Ma meglio di tutto il bestiame, specie se gli danno da mangiare semi oleosi. Copertura di letame. Meglio di ogni altra cosa per pulire i guanti di camoscio da signora. Il sudicio pulisce. La cenere anche. Bonificare tutto. Piantare piselli in quell’angolo. Lattuga. Si avrà sempre verdura fresca. Però i

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giardini hanno i loro lati negativi. Quell’ape o moscone qui il lunedì di Pentecoste.” M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto - Dalla parte di Swann. Newton Compton, Roma, 1990, p. 188: “Ma era così timido con lei, che, avendo finito col possederla quella sera incominciando col sistemare le catleie, fosse timore di offenderla, fosse paura di fare la figura, retrospettivamente, di aver mentito, fosse mancanza di audacia per formulare una pretesa maggiore (quella poteva ripeterla, dal momento che la prima volta Odette non si era irritata), i giorni seguenti adoperò lo stesso pretesto. Se lei aveva catleie nella scollatura, le diceva: <<Peccato, stasera le catleie non hanno bisogno di essere sistemate, non sono andate fuori posto come l’altra sera; però mi sembra che questa qui, molto dritta non sia. Posso sentire se sono inodori, come le altre?>>. Oppure, se non ne aveva: <<Oh, niente catleie stasera, impossibile dedicarmi alle mie piccole operazioni>>. Di modo che per qualche tempo non fu cambiato l’ordine che egli aveva seguito la prima sera quando aveva incominciato con toccamenti di dita e di labbra sul petto di Odette, e ancora così incominciavano ogni volta le sue carezze; e molto più tardi, quando la sistemazione delle catleie (o il simulacro rituale di sistemarle) fu caduto in disuso da un pezzo, la metafora <<fare


catleia>>, divenuta un semplice vocabolo che adoperavano senza pensarci quando volevano significare l’atto del possesso fisico – in cui del resto non si possiede nulla -, sopravvisse nel loro linguaggio a quell’uso dimenticato, commemorandolo. E forse quella maniera particolare di dire <<fare l’amore>> non significava esattamente la stessa cosa dei suoi sinonimi. Si ha un bell’essere disincantati in fatto di donne, considerare il possesso delle più diverse come sempre eguale e risaputo a priori, al contrario diventa un piacere nuovo se si tratta di donne abbastanza difficili – o credute tali da noi – per costringerci a farlo nascere da qualche episodio imprevisto dei nostri rapporti con loro, come la sistemazione delle catleie era stata per Swann la prima volta. Quella sera lui sperava, tremando (ma Odette, si diceva, se restava vittima della sua astuzia, non poteva leggergli dentro) che ciò che i loro larghi petali viola gli avrebbero regalato fosse il possesso di quella donna; e il piacere che provava già e che Odette, pensava lui, tollerava forse solo perché non lo aveva riconosciuto, gli sembrava proprio per questo – come poté apparire al primo uomo che lo assaporò tra i fiori del paradiso terrestre – un piacere che fino allora non era esistito, che lui cercava di creare, un piacere – come ne serbò traccia il nome speciale che gli diede – interamente particolare e nuovo.”

Si notano differenze fra il primo e il secondo stile in analisi. Il primo è asistematico anche nei contenuti, oltre che nella forma ed è più simile al normale flusso di pensieri. Il secondo è asistematico, con le tipiche parentesi e i tipici ritorni dell’elaborato psichico, principalmente dal punto di vista formale. Ci sono, quindi, gradi diversi di rispetto della struttura dello stream of counscoiusness. Nel caso di Flash Gordon, sono assenti alcuni di questi elementi ed è presente, invece, un maggior rispetto delle strutture classiche della logica e della consequenzialità cronologica, ma ha, ed è questo il punto dell’analisi, in comune con questi estratti, due elementi: il ritmo forsennato e la concatenazione fluida degli eventi. In un racconto di impianto classico, infatti, il passaggio da un ostacolo ad un altro sarebbe stato interrotto da un’elaborazione dell’azione appena svoltasi e da una preparazione all’evento successivo. Nel fumetto seriale con spazi compressi come era l’appuntamento della tavola domenicale manca lo spazio per quel tipo di elaborazione e, dunque, un tratto comune è il susseguirsi di eventi, ma Raymond ha scelto di pigiare ulteriormente l’acceleratore e di ipnotizzare i lettori col turbinio degli eventi che caratterizzava il suo stile. Visto il successo del fumetto, sembra proprio avesse ragione. (

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di S.Calvaruso, M.Rizzo, A.Scalmani, D.Tomasi



10 Artisti del Fumetto

di Daniele Tomasi

Rumiko Takahashi nasce il 10 Ottobre 1957 a Niigata (Giappo-

ne), soprannominata “Principessa dei manga” dato il grande successo delle sue creazioni, che l’ha portata a essere una delle più ricche e importanti autrici di fumetti. Con la passione del Fumetto sin da piccola, ammiratrice di Osamu Tezuka, Fujio Akatsuka e Ryoichi Ikegami, frequenta un corso di tecnica dei manga presso la scuola di Kazuo Koike (autore di “Crying Freeman”) nel periodo degli studi universitari. Dopo pubblicazioni su fanzine, all’età di vent’anni appare con una breve storia in una rivista della importante casa editrice Shogakukan, che le assegna un premio quale migliora autrice realistica dell’anno e le propone un contratto da cui nasce il suo primo successo, “Urusei Yatsura” (Lamù) del 1978, fumetto fantascientifico che si indirizza verso toni di commedia con personaggi e situazioni innovative. Del 1980 comincia “Maison Ikkoku” (Cara dolce Kyoko), storia realistica di un triangolo amoroso e della evoluzione dei personaggi in un ambiente urbano. Nello stesso periodo realizza anche storie brevi quali Rumik World e le Short stories. Le sue opere sono caratterizzate da protagoniste femminili forti e intelligenti, e da situazioni di contrasto tra personaggi maschili e femminili ben definiti che si evolvono e si modificano nel corso delle storie. Questo si rileva sia nelle storie con contenuti fantastici sia in quelle totalmente realistiche. Il successo, già alto a livello di lettori, si accresce ulteriormente con la realizzazione della versione animata di “Lamù”. Nel 1987 decide di terminare le due serie che l’hanno resa famosa per dedicarsi a nuove storie, la prima delle quali è “Mermaid Saga”, in cui tornano i temi fantastici con esseri immortali che cercano la pace della morte, ma stavolta con toni tenebrosi e violenti. Crea poi una nuova serie realistica innovativa quanto le precedenti, “One Pound Gospell”, in cui esplora, con toni misti di realismo e di commedia, i temi della religione cristiana e della rinuncia nella descrizione del rapporto tra una suora novizia che sta per prendere i voti e un giovane pugile debole col cibo. E nello stesso tempo comincia “Ranma Nibunoichi” (Ranma 1/2), in cui mette in campo il suo amore per le storie di arti marziali miscelato con quello per la commedia, narrando la maledizione di un padre e un figlio che si tramutano a contatto con l’acqua rispettivamente in un panda e in una formosa ragazza, sinché non tornano a contatto con altra acqua, con tutte le situazioni umoristiche che ne possono derivare. La serie si conclude col volume 38 nel 1996. Comincia quindi a lavorare sulla nuova serie “Inu-Yasha Sengoku o Togi Zoshi” (Inuyasha), in cui torna a situazioni di tenebrosità e crudezza in una ambientazione fantasy: demoni risvegliati, amori traditi e spiriti cattivi, e che conclude nel 2008, anche questo dopo essere diventata una serie animata di successo in tutto il mondo. L’anno successivo comincia la pubblicazione della nuova serie tuttora in corso, dal titolo “Kyokai no Rinne”, in cui torna a inserire dei toni da commedia in una situazione fantastica ambientata al giorno d’oggi e con protagonisti adolescenti. Riferimenti: • “Intervista a Rumiko Takahashi.” in Kappa Magazine n.5, Star Comics, Novembre 1992. • Rumiko Takahashi: la regina dei manga. (di Mario A. Rumor), Collana SCHEGGE, n. 5, Musa Edizioni, 1997. • http://www.blackmailmag.com/RumikoTakahashi.htm • http://www.furinkan.com/takahashi/ • http://it.wikipedia.org/wiki/Rumiko_Takahashi • http://www.rumicworld.org/

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11 L’atmosfera tenebrosa e violenta è espressa sin dalle scelte grafiche dall’autrice in questa tavola di “Inuyasha”. Qui a fianco la copertina di un art-book a lei dedicato.

tutti i personaggi© RumikoTakahashi-Shogakukan

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di G.Loriga, J.Pili, D.Tomasi

LORIGA, PILI, TOMASI


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Le pubblicazioni della DTE 15 Se le vicende di “Aquila” ti hanno intrigato e vuoi scoprire come si concludono, leggi il finale della storia su....

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16 Dizionario del Fumetto Fanzine Termine anglosassone che deriva dall’unione delle porzioni di due parole, fanatic (ammiratore) e magazine (rivista). Si riferisce a riviste incentrate su uno specifico campo espressivo o tema culturale (Fumetto, Musica, Letteratura di Fantascienza, Poesia, etc) realizzate da appassionati, talora organizzati in associazioni. In prevalenza la loro realizzazione è sempre stata effettuata con una forte passione e con mezzi economici limitati, e mentre la prima caratteristica consentiva di avere dei contenuti interessanti - spesso sulle fanzine hanno mosso i primi passi i futuri esperti del settore - la seconda incideva negativamente sulle possibilità di stampa e sui risultati grafici, per cui normalmente le fanzine erano fortemente artigianali e riprodotte con il ciclostile o con la fotocopia. I contenuti delle fanzine sono prettamente informativi, con articoli di analisi critica, interviste, cronologie di realizzazione, notiziari e calendari di eventi, etc. Nel caso di alcune tematiche, tra cui il Fumetto, la fanzine è il contenitore di opere amatoriali originali inedite, o di riproposizione di opere del passato poco note, se non introvabili. Un’altra caratteristica delle fanzine è quella di essere distribuite con spedizione a domicilio o vendita alle manifestazioni di settore, quindi con vendita diretta senza passare per edicole o librerie. A livello storico le fanzine esistono sin dal 19simo secolo, quale mezzo di divulgazione usato dalle associazioni letterarie statuniten-

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si, ma vengono normalmente correlate con i circoli di appassionati di fantascienza, e infatti il termine fu coniato negli anni ‘40 del secolo scorso proprio in relazione a una rivista dedicata alla letteratura di questo genere. Jerry Siegel e Joe Shuster, creatori di Superman, realizzarono nei primi anni ‘30 una fanzine di fantascienza in cui comparì la prima versione del loro eroe (che era un criminale calvo alla Lex Luthor). La prima fanzine dedicata al fumetto sembra essere The

di Daniele Tomasi

Comic Collector’s News, rivista statunitense il cui primo numero è datato Ottobre 1947. Una importante fanzine statunitense è Alter-Ego, nata nel 1961 a cura di Jerry Bails e Roy Thomas - prima di diventare scrittore e redattore - e tornata alla pubblicazione come prozine nel 1999. La prima fanzine italiana è datata Ottobre 1966, uscì per 4 numeri e si chiama Comics Club 104, creata e curata da Alfredo Castelli e Paolo Sala. A questa sono seguite importanti riviste come Comi-


17 cs World, Sgt. Kirk, Comics, Gulliver, Funnies, Exploit Comics, Wow, Sorry, Il Nerbiniano, il Fumetto, If, etc. Esiste in Italia una biblioteca specializzata nella raccolta di fanzine, di qualunque tematismo, periodo e nazionalità, che ha sede a Forlì e svolge servizio di consultazione e prestito. Il relativo sito internet è consultabile all’url http://www.fanzinoteca.it/

PUBLICACIÓN TRIMESTRAL - AÑO IV Nº 13 - FEBRERO DE 2008

ROBIN SONASTE WOOD MANECO una revista de LA BAÑADERA DEL COMIC

EL ETERNAUTA UNA PASION ARGENTINA

Prozine Rivista che si differenzia dalla fanzine perché gli autori sono professionisti del settore - da cui la prima parte del termine derivante da professional. Talvolta le prozine sono state realizzate da case editrici del settore, come per esempio la DC Comics e la Marvel Comics, che pubblicarono negli anni ‘70 del secolo scorso una rivista ciascuna, rispettivamente The Amazing World of DC Comics e FOOM - Fan Of Old Marvel, entrambe con caratteristiche grafiche tali da dare l’impressione di una fanzine. Anche la distribuzione di queste riviste è normalmente legata all’edicola o alla libreria, quindi usufruiscono di un punto vendita e non di una diffusione diretta.

Con 50 años en sus espaldas, la creación de Héctor Germán Oesterheld y Francisco Solano López continúa cuestionando la realidad argentina contemporánea. Vívido fresco de la tragedia que marcó a fuego a varias generaciones, la figura de Juan Salvo mantiene erguida su dignidad frente a las nevadas mortales que siguen cayendo, dando cátedra de Memoria y Lucha. En este número especial: Un completo dossier con el análisis contextualizado de sus aventuras. La lectura europea, a cargo de Javier Mora Bordel. Una entrevista a Francisco Solano López. Y, en exclusiva, el perfil de HGO escrito por Elsa Sánchez de Oesterheld. RECLAME CON ESTA EDICION EL ESPECIAL DE JUAN CARLOS SILVA: HIJOS DEL SOL

la creazione di webzine, riviste con le stesse caratteristiche delle fanzine cartacee ma distribuite come file, di solito in formato .pdf, ed eventualmente stampabili dal lettore con la propria stampante domestica, se generate con adeguata risoluzione. Le webzine possono essere totalmente indipendenti, e quindi assimilabili a una fanzine, come Sonaste Maneco - http://www.labanacomic. com.ar/maneco.htm - rivista

argentina che si occupa di fumetti di tutto il mondo, o come Période Rouge - http:// perioderouge.wordpress. com/ - incentrato sula storia di due riviste storiche del fumetto francofono, “Vaillant” e “Pif Gadget”, oppure sono finanziati dalla pubblicità dei volumi che presentano, e quindi assimilabili a una prozine, come Zoo le mag - vedasi http://www.zoolemag.com/ - di produzione francese.

(

Septembre 1973

Janvier 1942

Webzine La possibilità di realizzare una grafica professionale con un programma per computer, e la possibilità di diffondere l’impaginato in formato digitale praticamente senza spesa e a una gran quantità di persone hanno favorito

y los 40 años de

NIPPUR DE LAGASH

N° 1

Mai 2008

Période Rouge… Pourquoi ?

numérique qui Sur votre écran vient de paraître le premier numéro d’un journal e-mail. Il est chaque mois sera déposé par un facteur virtuel dans votre boîte il le restera. totalement indépendant, gratuit et dénué de toute publicité. Et des articles, de Un journal avec des auteurs, un souci de l’écriture, des infos, la réflexion, des opinions… sur un disque ou Vous pourrez le lire sur votre écran ou l’imprimer, le conserver en relier les numéros, le jeter ou le collectionner. de plus : on a un Bref, un journal comme au bon vieux temps et non un site web l’assume. on côté vieillot et

Pourquoi ce titre ?

la « période Dans le jargon des amateurs et collectionneurs de Pif Gadget, rouge barrait rouge » correspond aux 239 premiers numéros où le logo sur fond toute la largeur de la page. comme d’amateurs nombre par considérée est ans cinq Cette période qui dura le jour est assez la plus féconde du journal et les noms des séries qui y virent Justice, Horace, éloquente : Corto Maltese, Rahan, La Jungle en folie, Docteur noir… Loup Rigolus, les et Tristus Les part, à Couik, Léo bête Vaillant et qui Ces séries venaient s’ajouter à celles qui avaient vu le jour dans masqué, connurent la gloire grâce à Pif Gadget : Gai-Luron, Le Concombre de l’Espérance, Totoche, Corinne et Jeannot, M. le Magicien, Les Pionniers Nasdine Muzo, et Placid Pifou, 7-13, Arthur le Fantôme, Teddy Ted, Le Grêlé ! Pif Hodja et tant d’autres… sans oublier changeMais cette « période rouge » prit fin avec le numéro 239, et de profonds ments eurent lieu à partir du numéro 240.

Un journal hors norme

Rédacteur en chef : Richard Medioni. Comité de rédaction : Hervé Cultru ( histoire et société). Françoise Bosquet ( secrétariat de rédaction ). Mariano Alda ( actualités, documentation ). Christian Potus ( découvertes ).

pour d’autres Le terme « période rouge » peut aussi convenir tout à fait – mais raisons – à la période 1942-1968. 1945 se transEn 1942 parut un journal clandestin, Le Jeune Patriote, qui en hors norme forma en Vaillant. Marqué par l’idéologie communiste, ce journal qui fût, tant les devint immédiatement le meilleur journal de bande dessinée Coelho, Chéret, talents y étaient nombreux : Gillon, Forest, Poïvet, Bastard, Gotlib, Mas, Lécureux, Ollivier et tant d’autres pour les réalistes… Arnal, les comiques… Mandryka, Tabary, Cézard, Godard, Greg, Kamb, Mattioli pour n’était pas seuleMais Vaillant, et aussi dans une certaine mesure Pif Gadget, ce n’était pas ment la BD. C’était aussi un journal qui avait une vocation éducative, et politique neutre et tenait une place toute particulière dans le contexte social rédactionnel de ces années d’après guerre. On y trouvait tout un matériel bricolages, de la remarquable, des récits, des reportages, et aussi des jeux, des magie… Vaillant fut le journal d’une période historique exaltante. Et c’est de tout cela que nous parlerons dans Période Rouge.

Richard Medioni

Le « gadget » de Période Rouge

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di M.Benotto, S.Pavan, D.Tomasi


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24 Le pubblicazioni della DTE DTC

Nasce una nuova iniziativa editoriale, una rivista e tanti volumi sul Fumetto storico mondiale. Fumetto

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data: Gennaio 2011

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Da 4 a 6 volumi all’anno formato A4 e a colori!!!

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contenuto: una avventura delle serie USA anni ‘40-’50

Il 15 Marzo sarà on-line il numero 1 della rivista da scaricare GRATIS!!! Fumetto Gli

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n°. 1 (bozza)

Una rivista quadrimestrale di 92 pagine A4 a colori!!! DTC

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1951-1954, USA

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Fumetto Gli

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1949-1951, USA

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i FascicoliSegreti delDr.Drew

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